
I fiori in giardino: coltivarli e conoscerli – indice:
I fiori, con i loro colori e i loro profumi, regalano vivacità e allegria a parchi e giardini e la loro coltivazione contribuisce alla biodiversità. La loro presenza infatti attira nel giardino altri esseri viventi contribuendo a migliorare l’equilibrio ecologico dell’ambiente. La loro scelta, pertanto, assolve diverse funzioni: non solo soddisfa il gusto personale, bensì contribuisce al benessere e all’arricchimento della natura che circondano. Se richiede pertanto particolare attenzione la scelta delle specie vegetali per le aree verdi in genere, ancora di più ne richiede la scelta di quelle da fiore.
Come la stessa pianta, anche il fiore ha bisogno che la sua specie venga rispettata. Bisogna pertanto tenere conto di numerosi fattori prima di scegliere quale pianta da fiore coltivare nel giardino e in che zona dello stesso. Non si dimentichi infatti il ruolo svolto dal fiore nella pianta che non è solo decorativo. Di primaria importanza per il mantenimento della specie è il suo essere organo riproduttivo. La durata del fiore non si protrae molto nel tempo, si trasforma infatti dopo poco in frutto dal quale verranno prodotti i semi per la coltivazione di nuove piante.
Come ottenere una zona fiorita in giardino
I fiori, come si è poco fa accennato, sono l’organo riproduttivo delle piante angiosperme ovvero quelle più evolute e la maggior parte di quelle che ci circondano. Le specie di piante angiosperme è di un numero elevatissimo: ciò fa riflettere sull’efficienza della struttura del fiore e sulla sua completezza. La fioritura della pianta, che di solito coincide con alcuni fattori ambientali e climatici quali l’aumento delle temperature e l’allungamento delle giornate, rappresenta il momento in cui si sta riproducendo. Per avere dunque dei fiori in giardino si può procede in due modi:
- seminando direttamente il terreno;
- comprando la piantina già in vaso e trapiantandola nella zona dove si desiderano i fiori.
Questa seconda strada è quella solitamente preferita. In realtà risulta più semplice, appassionante ed economicamente vantaggioso procedere con la semina acquistando direttamente i semi. Si possono così coltivare specie di piante da fiore non trovabili facilmente nei vivai.
Se si sceglie la semina bisogna valutare quando procedere con la stessa in relazione alla zona geografica in cui ci si trova e al tipo di pianta. Si distinguono a tal proposito tre tipi di piante a seconda del ciclo vitale: perenni, annuali e biennali. Un’ulteriore distinzione si deve fare invece in relazione al tipo di pianta ovvero erbacea o arborea.
Le prime hanno un ciclo vitale che non si esaurisce mai del tutto ed alterna periodi di vita a periodi di riposo vegetativo. Quelle annuali esauriscono il loro ciclo dopo la perdita del frutto e il rilascio dei semi. Le biennali, dal nome, hanno un ciclo vitale che si conclude in due anni.
Per le specie annuali e quelle perenni si consiglia la semina nei mesi di aprile o maggio, al limite in marzo se le temperature lo consentono. Le specie biennali invece se vengono piantate in primavera fioriscono l’anno successivo se invece le si pianta in autunno hanno il tempo sufficiente per crescere e fiorire in primavera.
Come trattare il terreno per coltivare i fiori in giardino
Il terreno che si ha a disposizione per piantare i fiori in giardino è difficile che risponda perfettamente alle esigenze dei fiori che si vogliono piantare. Ci si può adoperare, pertanto, per adattarlo, per quel che si può, alle loro esigenze. È sottinteso che in ogni caso, prima di scegliere il tipo di fiore da piantare si debba analizzare il terreno in modo da non scegliere delle specie completamente incompatibili e riscontrare un insuccesso.
I terreni che si possono avere in giardino possono essere di tre tipi: sabbiosi, argillosi e limosi. Per poterli migliorare bisogna anche saperli riconoscere. Senza l’aiuto di un esperto si può prelevare una piccola quantità di terra quando è umida e maneggiarla per capire facilmente di fronte a che tipo di terreno ci si trova.
Il suolo argilloso tende ad impaccarsi, a mantenere la forma che gli si dà e ad apparire liscio e scivoloso. Sono piante da fiore adatte al terreno argilloso, ad esempio, la Hemerocallis, che è una pianta erbacea rustica, il Mimulus, che può essere annuale o perenne o i Tigli se si desiderano delle piante arbustive. Qualora il terreno non fosse sufficientemente argilloso si può migliorarlo nutrendolo con dei composti organici e della sabbia di fiume lavata. Se, al contrario, è troppo argilloso andrà installato un impianto di drenaggio che richiede tuttavia l’assistenza di un tecnico.
Il suolo sabbioso invece è ruvido e granuloso e non si impacca nemmeno quando è umido. Necessita infatti di molta acqua e si lavora con facilità. Alcuni esempi di piante da fiore adatte ad essere coltivate nel terreno sabbioso sono la Yucca gloriosa, una pianta erbacea perenne, oppure la nota Lavanda, che ha una fioritura dalla lunga durata. Il terreno sabbioso si può rendere più fertile somministrandogli del letame bovino dalla maturazione avanzata, facilmente reperibile in commercio.
Poco presente in Italia, almeno allo stato puro, è il terreno limoso. Questo infatti nel nostro paese si trova per lo più misto a quello argilloso. Non assorbe acqua ma la rigetta e per questo viene meno alla sua funzione di veicolo di ossigeno tra l’acqua e la pianta. Non si compatta ed è scivoloso e morbido. Anche per questo terrene la soluzione più efficace per migliorarlo è fertilizzarlo con compost naturali o letame.
Alcuni arbusti e alberi da fiore
In precedenza si è accennato che le piante da fiore si suddividono in erbacee e arbustive. Le prime sono più adatte a formare aiuole e bordure, le seconde a donare al giardino uno slancio colorato verso il cielo. L’effetto che queste piante rendono è diverso ma in entrambi i casi unico. Non solo dal punto di vista decorativo ma anche per i profumi e le sensazioni piacevoli che regalano a chi vi entra in contatto.
Fra gli arbusti da fiore più comuni e reperibili facilmente sul nostro territorio si hanno:
- la Mimosa, con i suoi fiori gialli dal profumo femminile, non richiede particolari interventi di manutenzione. Questa pianta offre i suoi preziosi fiori nei primi mesi dell’anno e li conserva per circa un bimestre;
- l’Albero di Giuda, in botanica chiamato Cercis Siliquastrum, dalla fioritura rosa rigogliosa nel mese di aprile. Ha bisogno di tanta acqua durante il periodo primaverile per resistere al caldo e arricchisce di bellezza il luogo che lo circonda;
- Sempre sui toni del rosa molto nota è la Tamerice che fiorisce tra la primavera e l’estate ed è caratteristica per la disposizione dei suoi fiori. Questi infatti, riuniti in piccoli gruppi, sembrano formare delle nuvole. È adatta ad un terreno sabbioso ed è molto resistente al freddo;
- Il Rododendro, che si trova con fiori di colori diversi (a seconda delle specie) nelle sfumature del bianco del rosa e del blu, fiorisce abbondantemente nel mese di maggio. Ha bisogno di molta luce, non diretta, e necessita di un terreno argilloso;
- per una fioritura più tardiva invece si può coltivare il Gelsomino azzurro, anche chiamato Plumbago. Questo, infatti, fiorisce verso la fine della primavera e mantiene i fiori fino ai primi mesi di autunno. È tipico del clima mediterraneo e presenta varie specie. Essendo un arbusto sempreverde e rampicante si presta bene come decorazione sotto forma di cespuglio oppure per colorare un pergolato.
Le erbacee per i fiori in giardino
Adatte non solo ai giardini ma anche a decorare balconi e terrazze sono le piante erbacee da fiore. Per facilitare la loro coltivazione bisogna rispettare la durata del loro ciclo vitale che, come si era già accennato in precedenza, le suddivide in perenni, annuali e biennali. A titolo esemplificativo e non esaustivo si citano alcune delle specie più decorative e semplici da coltivare.
Fra le erbacee da fiore annuali sono note:
- la Calendula Officinalis, che, ricordando la margherita, vanta dei fiori di un colore che va dal giallo all’arancione. Ha una fioritura duratura che inizia con la fine della primavera e termina con l’inizio dell’autunno. Non tollerando il ristagno di acqua il terreno dove lo si coltiva dev’essere nutrito con composti organici;
- le Viole, presenti in numerosissime specie, hanno fiori molto grandi e di vari colori. Fioriscono in primavera e mantengono i fiori tutta l’estate, talvolta anche in inverno. Per la grande varietà di colori in cui si trovano sono tipicamente utilizzate per comporre aiuole e bordure;
- dai fiori riuniti in gruppetti c’è la Zinnia elegans, la cui fioritura è rigogliosa da luglio a settembre. È una pianta che non richiede un terreno particolare e perciò si adatta facilmente. I suoi fiori sfoggiano le tonalità del giallo, dall’arancione al rosso.
Le più comuni erbacee perenni invece sono:
- le Primule, che in commercio si trovano di vari colori grazie all’intervento dell’uomo che ne ha create delle specie ibride. Queste specie fioriscono in primavera ma la loro fioritura viene spesso artificialmente estesa anche a metà inverno in quanto è molto usato utilizzarle come decorazione nei balconi d’inverno. Si adattano anche molto a decorare giardini rocciosi;
- i Settembrini, che sono di varie specie e si adattano sia al terreno sabbioso che argilloso. Questi hanno la particolarità di fiorire verso la fine dell’estate (si chiamano infatti settembrini) andando in riposo vegetativo durante l’estate;
- dai fiori multicolore e dalla forma particolare si citano infine le Aquilegie. Queste fioriscono a metà primavera e sono adatte a giardini piuttosto selvaggi per la loro capacità di moltiplicarsi autonomamente e creare nuove specie ibride.