
Come scegliere le specie vegetali per le aree verdi – indice:
- L’adattamento climatico
- Il tipo di terreno
- La resistenza ai parassiti
- La manutenzione
- Piante ornamentali
- L’ambiente circostante
La vegetazione è l’elemento fondamentale di uno spazio verde. Ne costituisce infatti l’ossatura che contribuisce, una volta stanziata, a trasmettere l’atmosfera che si è voluto creare. Giardini e parchi sempre più vengono utilizzati promiscuamente e quindi è importante farsi un’idea su come scegliere le specie vegetali per le aree verdi. Ogni pianta infatti è più o meno adatta a ricoprire un certo ruolo in uno spazio verde. Bisogna tuttavia tenere primariamente conto di come la specie vegetale risponde alle condizioni fisiologiche del terreno in stretta relazione alle condizioni climatiche circostanti.
L’adattamento climatico delle specie vegetali
Individuare l’habitat ideale per la specie vegetale che si vuole installare in un’area verde è una ragione di vita per la pianta stessa. Questa infatti ha bisogno di vivere in condizioni favorevoli alla propria natura per evitare di stressarsi e indebolirsi e dover ricorrere ai ripari con interventi di manutenzione ripetuti, costosi e che danno risultati a breve termine. La pianta inoltre, a tali condizioni, non sarà mai in grado di esprimere al meglio la propria bellezza e armonia dovendo impiegare le proprie forze alla lotta contro un clima sfavorevole a discapito di una crescita rigogliosa.
Se lo spazio verde è per la maggiore parte della giornata all’ombra dunque sarà necessario scegliere delle specie vegetali che trovino conforto nella poca esposizione al sole. Si dovrà ragionare al contrario invece se la zona è costantemente esposta ai raggi solari. La luce infatti è uno dei fattori essenziali alla crescita e alla salute della pianta. Le specie vegetali si suddividono in tre categorie dal punto di vista del bisogno di luce: quelle adatte a vivere in pieno sole, in ombra parziale e in ombra totale.
L’altro fondamentale elemento climatico da considerare per il benessere della pianta è la temperatura. Le piante infatti possiedono una temperatura minima di sopravvivenza diversa a seconda che sia una pianta rustica o delicata. E’ necessario dunque assicurarsi che il luogo dove vengono insediate non vada al di sotto di quella temperatura durante l’inverno. Anche temperature molto elevate possono essere causa di stress termico per la pianta. Un rimedio efficace tuttavia è provvederne all’idratazione in maniera più abbondante rispetto a quella cui è abituata in condizioni normali.
Il tipo di terreno
Nonostante le piante abbiamo una forte capacità di adattarsi ad ambienti che non soddisfino in modo ideale le loro esigenze, questi essere viventi, in mancanza di un terreno adatto, saranno più aggredibili da specie parassitarie e malattie. Il terreno che le accoglie è un altro elemento che deve rispondere alle esigenze della pianta che si va a scegliere.
Come per l’esposizione solare, anche per le condizioni del terreno le piante si suddividono in categorie in base al terreno cui si adattano più facilmente. In particolare ci sono specie più adatte a terreni fluidi come quelli sabbiosi e farinosi e specie più adatte a terreni corposi e compatti come quelli argillosi.
I primi trattengono poca acqua e per poco tempo lasciando più spazio al trattenimento dell’aria. Questo suolo pertanto è funzionale a piante che non hanno elevati bisogni d’acqua. I secondi invece assorbono molta acqua e la trattengono per lungo tempo. In questi circola poca aria e ci sarà un alto livello di umidità. Si sconsigliano pertanto per questi tipi di terreno piante adatte a climi aridi e che rigettano l’acqua stagnante. È semplice, tuttavia, capire quale terreno si ha di fronte: è sufficiente toccarlo con mano e osservare in che stato idrico si trova dopo una forte pioggia.
I terreni inoltre si possono suddividere in acidi, basici e neutri. Simmetricamente esistono specie vegetali adatte per ciascuna di queste tipologie di terreno.
La resistenza ai parassiti delle specie vegetali
La scelta della specie vegetale deve essere fatta considerando la resistenza della pianta a resistere alle malattie biotiche, ovvero quelle di natura infettiva o parassitaria. Tutte le piante sono soggette all’aggressione da parte di funghi, parassiti, batteri ma non tutte reagiscono alla stessa maniera.
Anzitutto, per riprendere quanto detto sopra, la resistenza o meno della pianta alle aggressioni di natura vegetale o animale dipende se vive in condizioni ideali o se è sottoposta frequentemente a stress. Per difendere nel modo più efficace le piante da questi agenti negativi infatti è fondamentale aderire alle loro esigenze in fase di progettazione dello spazio verde in modo da collocarla nella zona dove sarà meno sottoposta a stress.
La protezione della pianta dalle aggressioni parassitarie può comunque essere prevenuta con interventi specifici.
Manutenzione ordinaria e straordinaria delle specie vegetali
A seconda del tipo di giardino o spazio verde che si vuole realizzare è necessario valutare la quantità di manutenzione ordinaria e straordinaria che richiedono le specie vegetali da insediare.
Ci sono degli aspetti della manutenzione ordinaria che possono essere eseguiti anche da personale non specializzato, altri che necessitano di interventi specifici. Bisogna pertanto valutare le energie fisiche e i costi che si è in grado di sostenere.
Il ciclo vitale di una pianta in particolare si può suddividere in due fasi:
- Quella vegetativa in cui la pianta ha bisogno di cure di mantenimento e dunque della manutenzione ordinaria;
- E quella successiva della ripresa vegetativa che varia temporalmente a seconda della zona climatica e richiede interventi di manutenzione straordinaria.
La manutenzione straordinaria comprende due interventi: la potatura e la concimazione della pianta. Queste due attività devono necessariamente essere svolte da personale specializzato per fornire un risultato ottimale.
La manutenzione ordinaria è quella che può essere eseguita senza l’intervento di un esperto ma richiede tempo ed energie. Si tratta per lo più di mantenere curata la pianta nel periodo di “riposo” pulendola, togliendole le parti secche, muoverne il terriccio sporadicamente, controllare se presenta macchie sulle foglie o se ci sono insetti e così via.
Le piante ornamentali
Il giardino o lo spazio verde che si va progettando viene arricchito anche con piante ornamentali. Queste solitamente sono funzionali alla decorazione o alla sistemazione di un determinato spazio dell’area verde. La scelta di queste infatti deve essere fatta principalmente in ordine ad alcuni fattori. Ad esempio alla forma e alla grandezza della pianta quando diventa matura.
Per ogni funzione ornamentale c’è un tipo di pianta adatto. Ne riportiamo alcuni esempi:
- alberi dall’ampio sviluppo in altezza e larghezza sono utili se si desidera coprire o chiudere vaste aree aperte;
- piante rampicanti si prestano allo scopo di ombrare un pergolato o decorare una parete;
- le siepi sono adatte a delimitare in maniera ordinata o libera delle aree scoperte più o meno ampie;
- i tappeti erbosi possono costituire l’area verde delle zone gioco o relax di un giardino.
Oltre alla forma e alla grandezza si consideri se si vogliono delle piante con foglie permanenti, dunque sempreverdi, oppure spoglie per la maggior parte dell’anno. Si sceglieranno inoltre piante che fioriscono oppure senza fiori, ed eventualmente si valuterà il tempo della fioritura in relazione alle proprie esigenze.
Per migliorare l’effetto desiderato inoltre si possono scegliere gruppi di piante misti o monospecie oppure un esemplare da posizionare singolarmente.
L’ambiente circostante
Scegliere le specie vegetali per le aree verdi non significa soltanto preoccuparsi del terreno, dei fattori climatici e dell’esposizione solare bensì anche di come è composto l’ambiente circostante. Le piante infatti non devono essere ostacolate nella loro crescita, in particolar modo le loro radici e la chioma, da cavi aerei dell’elettricità, impianti installati sottoterra o edifici vicini.
Se lo spazio verde si trova in prossimità di traffico stradale un altro fattore negativo da tenere in considerazione è l’inquinamento. I suoi effetti andranno combattuti in fase di progettazione operando le scelte botaniche opportune.